Vanatsch

Dal piccolo paesino di montagna Cavorgia, che è abitato tutto l'anno, si parte, prima su terreno aperto e poi su una strada forestale innevata fino ai Mises Grond. La seguente salita attraverso il bosco può essere un po' faticosa. Con neve fresca si affonda tra cespugli e radici, con poca neve ci si impiglia. Presso la baita di Riada segue un tratto ripido che deve essere valutato bene. Una volta superato anche questo tratto, è "cioccolatoso" e la vista profonda ci ripaga ampiamente di tutta la fatica. Sotto la vetta si raggiunge la fine della larga cresta. Segue il pendio della vetta, la cresta nord-ovest a volte è completamente spazzata via. Oggi arriviamo senza problemi con gli sci fino alla vetta, altrimenti si dovrebbe fare un deposito sci. C'è ancora molto spazio per altri sportivi quassù, ma noi godiamo della solitudine.

Per la discesa scegliamo la variante verso la Val Nalps. Per questo proseguiamo in direzione sud sulla cresta fino al punto 2478. Ci aspettano pendii perfetti, un tunnel corto non illuminato e una comoda discesa sulla strada innevata.

Variante 1: Lungo il percorso di salita, un piacere con neve polverosa o bagnata (percorso normale)

Variante 2: Proseguire sulla cresta innevata fino al punto 2478 e quindi in direzione est nella Val Gierm. (Nella parte più bassa ci sono cespugli di ontano)

Per la discesa sul lago artificiale Nalps è vantaggioso lasciare un secondo veicolo a Surrein.

Da Cavorgia saliamo attraverso un campo aperto fino al bordo del bosco. Qui seguiamo il percorso indicato attraverso un tratto di zona di tranquillità faunistica. Dopo i Mises Grond, breve salita ripida nel bosco fino a La Riada. Dopo il pendio anch'esso ripido sopra le baite seguiamo la larga cresta fino al pendio della vetta. Se la cresta di salita è priva di neve, qui facciamo un deposito sci.